Dopo il successo della prima edizione (vinta del progetto Meseta di Juan Palacios, menzione speciale al CPH:DOX e vincitore del 55° Pesaro Film Festival), MIA|Film è orgogliosa di annunciare la selezione del C EU SOON che quest’anno presenta 7 progetti da 9 paesi, incluse 2 co-produzioni. Il comitato di selezione formato quest’anno da Katriel Schory (Senior International Consultant, Israele), Antonio Medici (CEO Bim Distribuzione, Italia) e Jakub Duszynski (Head of Acquisitions per Gutek Film, Polonia), ha valutato tutti i progetti pervenuti, individuando sette opere prime di promettenti autori del panorama europeo, trasversalmente uniti da temi di grande attualità quali l’inclusione sociale delle minoranze, il mondo LGBTQ+, lo spettro del terrorismo.
A Perfectly Normal Family della giovanissima regista danese Malou Reymann, autrice di diversi corti premiati a livello internazionale, affronta attraverso gli occhi di un’adolescente il tema del cambio di sesso del padre.
Hochwald, dell’alto-atesina Evi Romen, ex-montatrice e già vincitrice di diversi riconoscimenti, racconta di due amici del cuore (o forse qualcosa di più) che subiscono un’aggressione: quando uno dei due muore, l’altro torna al paese natio e si trova a dover fare i conti con la sua perdita.
Body of Water della giovane regista inglese Lucy Brydon, affronta il tema dell’anoressia e dei problemi che può creare all’interno di un contesto familiare turbolento. Stephanie cerca di superare la sua malattia, tentando di recuperare i rapporti con la figlia, cresciuta da sua madre e dalla compagna.
Gli altri progetti sono invece accomunati dall’utilizzo del linguaggio di genere, al servizio di storie dall’ampio respiro sociale e psicologico. Apples del regista greco Christos Nikou, allievo ed assistente di Yorgos Lanthimos, ci porta in un mondo distopico dove la perdita della memoria può diventare l’occasione per ricominciare una nuova vita.
Inland del regista svedese Jon Blåhed, tratto dall’omonimo romanzo di Elin Willows, fornisce un inedito ritratto della Svezia settentrionale in cui una ragazza di Stoccolma abbandona la grande città per seguire una nuova vita in Lapponia con il suo fidanzato, che però la lascia proprio durante il viaggio: si ritroverà così sola e dispersa, apparentemente in mezzo a nulla.
The Shift del giovane italiano Alessandro Tonda, allievo ed assistente di Stefano Sollima e autore del corto di successo The Bookmakers, affronta con approccio realistico il tema del terrorismo attraverso un punto di vista inusuale.
Bernabé Rico, regista e produttore spagnolo, firma invece One Careful Owner, irriverente black commedy in cui alla giovane protagonista Sara, che ha appena comprato casa sperando all’anziana padrona resti poco da vivere, viene improvvisamente diagnosticato un cancro.
Questa è la selezione finale degli autori e delle storie pronti a conquistare il panorama cinematografico europeo, che il MIA è felice e orgoglioso di presentare in questa edizione.
La sessione, che avrà luogo al Cinema Barberini giovedì 17 ottobre, sarà introdotta e moderata da Wendy Mitchell (Screen International).